Didramma di Velia

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OGGETTO
Didramma di Velia
AUTORITÀ EMITTENTE
Velia
MATERIA E TECNICA
Argento / Coniazione
PROVENIENZA
Incerta
ZECCA
Velia
DATAZIONE
IV sec. a.C.
MISURE
Peso: 7,30 gr.; diam. 20 mm.
RIFERIMENTO
Grella 1990, p. 266, n. 28
COLLOCAZIONE
Palazzo della Cultura
SEZIONE
Archeologica
SALA
V
COLLEZIONE
Collezione Zigarelli

D/ Testa di Atena a sinistra con elmo decorato
R/ Leone a sinistra che divora una testa di cervo; sopra, monogramma >C; tra le zampe del leone Φ. In esergo, YEΛΗΤΩΝ (moneta dei cittadini di YEΛΗ)

Elea/Velia fu fondata da esuli Focei che nel VI sec. a.C. fuggirono dalla Ionia (in Turchia) per liberarsi dalla pressione militare persiana. Si stanziarono nei pressi di una sorgente chiamata Hyele, posta alle spalle di un promontorio dove fu edificata la città. Il nome mutò in Ele, Elea e, in epoca romana, in Velia. Il sito archeologico della città è ubicato nell’attuale comune di Ascea (Sa), all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
La città iniziò a produrre moneta in argento a partire dagli anni della sua fondazione (535 sec. a.C.) fino ai primi decenni del III a.C.
Il leone è il tipo che caratterizza nel tempo il nominale d’argento. Dai primi decenni del V sec. a.C., fino alla fine della produzione monetaria, compaiono soggetti riferibili al culto di Atena: la testa della dea con varia foggia dell’elmo, a seconda delle fasi cronologiche, oppure la civetta; entrambi i tipi sono utilizzati nel corso del tempo sia per le emissioni in argento che per quelle in bronzo.
Non è ancora facile comprendere il significato delle lettere e delle sigle che si alternano accanto alla testa di Atena e del leone, in associazioni non costanti. È probabile che indicano nomi di magistrati, sigle di officine monetarie o le iniziali degli incisori dei conii.

Fonte: Velia. La moneta, Renata Cantilena, 2002.

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