Microscopio solare
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OGGETTO
Microscopio solare
MATERIA
Ottone/ferro/vetro
PROVENIENZA
Liceo classico “Pietro Colletta” (AV)
COSTRUTTORE
ALLEMANN G., E CASTALDI- TORINO
DATAZIONE
fine 1800
MISURE
lungh. 29 cm; largh. 20 cm; h 36 cm
INVENTARIO
n. 688
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Scientifica
SALA
sala 41
Il microscopio solare rappresenta uno sviluppo della lanterna magica e della camera oscura. Ideato nel 1743 dallo scienziato tedesco Johann Nathanael Lieberküen (1711-1756), permetteva di proiettare su una parete degli oggetti estremamente ingranditi per mezzo della luce solare. Lo strumento consentiva dunque una visione di gruppo e ciò lo rese molto popolare, tanto che il suo uso più che scientifico è legato allo spettacolo e alla meraviglia dell’epoca.
Lo strumento si compone di uno specchio regolabile che per riflessione invia la luce solare verso una lente a larga superficie convessa posta all’inizio del tubo; da qui i raggi vengono concentrati nel fuoco di una seconda lente, che si trova all’altra estremità del tubo, in corrispondenza del preparato da osservare. Un sistema di lenti molto convergenti, il cui fuoco è vicinissimo all’oggetto sottoposto all’ osservazione, forniscono poi un’immagine rovesciata e molto ingrandita dello stesso.