Peso da telaio

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OGGETTO
Peso da telaio
MATERIA E TECNICA
Argilla/ a matrice
PROVENIENZA
Rocca San Felice, loc. Mefite
DATAZIONE
secc. V – III a. C.
MISURE
cm largh. 6; h. 11
INVENTARIO
n. 3608
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Irpinia
SALA
26

Il telaio a pesi era il più utilizzato nell’antichità. I pesi potevano essere di pietra, argilla, bronzo e ossidiana. I più comuni avevano forma cilindrica o a tronco di piramide e presentavano un foro ad un’estremità per legarvi i fili. Pesavano da decine di grammi a qualche etto.
Questo uso pratico non escludeva che questi oggetti potessero rivestirsi, in contesti particolari, di un valore associato alla sfera religiosa.
Fortemente connotati in senso femminile, come ex voto erano probabilmente una richiesta di protezione nel lavoro della tessitura, la più nobile occupazione delle donne nel mondo antico, ma anche rappresentare la richiesta di fertilità nell’ambito di riti nuziali.
Nelle stipi votive italiche tali oggetti erano una presenza costante. Alla dea Mefite erano donati anche da fanciulle che ne chiedevano la protezione nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
Spesso sui pesi si trovavano segni alfabetici e contrassegni di vario genere. Nel caso di nomi si può pensare che identificavano il fabbricante e in ambito votivo il dedicante; le lettere singole forse indicavano l’ordine dei fili dell’ordito e le eventuali posizioni da cui far partire disegni ornamentali.

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