Presepe Penta
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OGGETTO
Presepe Penta
MATERIA
Sughero/ legno/ terracotta/ seta
AUTORE
don Gennaro Penta
PROVENIENZA
Fontanarosa (Av)
DATAZIONE
sec. XVIII
INVENTARIO
n. 3334
COLLOCAZIONE
Palazzo della Cultura
SEZIONE
Presepiale
SALA
Penta
DONAZIONE
Penta
La raccolta di circa 700 pastori del Presepe Penta, fu opera paziente di don Gennaro Penta, parroco di Fontanarosa, che a partire dal 1910 comprò, sul mercato antiquario napoletano, questo esercito di preziose figurine del XVIII e XIX secolo.
Nel 1930 il presepe si guadagna il titolo di “Monumento nazionale”.
La collezione fu donata nel 1969 al Museo irpino da un erede di don Gennaro e da quel momento è esposta, in gran parte, al primo piano del Palazzo della Cultura.
La scenografia fu realizzata da una nota bottega di presepisti napoletani, i Lebro. Avvalendosi di grandi quantità di sughero provenienti dalla Sardegna, gli elementi tradizionali del presepe napoletano vengono integrati con uno scenario tipicamente irpino fatto di canaloni scoscesi e rocce.
Particolare è il rudere sotto il quale viene rappresentata la scena della Natività: si tratta di un edificio di Età romana in opus reticulatum, così come insolite sono le cascate realizzate con matasse di filo di cellophane.
La minuziosa cura del dettaglio e la meticolosità nella raffigurazione dei volti di figure umane e animali, sono le caratteristiche principali di questo presepe.
Il sughero, il legno d’olmo e di ulivo, il muschio sparso, le rocce e i corsi d’acqua, ma soprattutto i pastori di legno, in abiti del 1700 realizzati in seta di San Leucio, dalle movenze realistiche e sorprendentemente diversi gli uni dagli altri, contribuiscono a creare uno scenario di vita quotidiana e a rendere questo presepe “uno dei più bei presepi al mondo”, così come veniva definito agli inizi del 1900.