Puntale
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OGGETTO
Puntale
MATERIA E TECNICA
Ferro/ pietra/ a mano
PROVENIENZA
Carcere di Montefusco
DATAZIONE
Prima metà XIX secolo
MISURE
Largh. 25 cm; alt. 25 cm; prof. 10 cm
INVENTARIO
n. 163
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Risorgimento
SALA
5
DONAZIONE
Capozzi
Il puntale in marmo e ferro è composto da una grossa catena di tredici anelli terminante con una manetta da caviglia. Venne donato alla provincia di Avellino dal comm. Crescenzo Capozzi il 16 febbraio del 1936. Il puntale proviene dal carcere di Montefusco, tristemente famoso per essere uno dei più duri del Regno. Le celle, allocate in quelle che erano le segrete del castello, furono utilizzate ininterrottamente per diversi secoli per poi essere chiuse nel 1845. I moti liberali del 1848 e gli avvenimenti che ne seguirono, indussero i Borboni a riaprire le porte del Carcere di Montefusco. Dichiarato carcere di massima sicurezza solo per detenuti politici dal 1852, la struttura nel corso dei tre anni che rimarrà aperta, ospitò tra gli altri Carlo Poerio, Sigismondo Castromediano, Michele Pironti, Nicola Nisco. Il periodo di dura detenzione dei liberali gli valsero il soprannome di Spielberg dell’Irpinia.