Ritratto maschile

passa sulla foto per ingrandire
OGGETTO
Ritratto maschile
MATERIA E TECNICA
Marmo/scalpellatura
PROVENIENZA
Atripalda
DATAZIONE
secc. I – III d.C.
MISURE
cm largh. 15; h. 21,5
INVENTARIO
n. 86
COLLOCAZIONE
Carcere Borbonico
SEZIONE
Irpinia
SALA
27
COLLEZIONE
Collezione Guanci

L’espressione più emblematica della scultura romana fu il ritratto.
Se i Greci avevano congelato i volti in una resa perfetta ma impersonale, i Romani puntarono al carattere espressivo e realistico.
Il ritratto romano, fin dall’età repubblicana, fu un costante oscillare tra l’idealizzazione di derivazione ellenica, con una raffigurazione serena e gloriosa, e il realismo della tradizione italica, con una resa più severa e una marcata espressività. In entrambi i casi, però, chi veniva rappresentato era subito riconoscibile.
In Età imperiale le due componenti raggiunsero un equilibrio e si promosse soprattutto la raffigurazione dell’imperatore, il cui culto crescente traeva vigore dalla diffusione della sua immagine scolpita.

Condividi questa storia, scegli tu dove!